Una competenza unica nel restauro artigianale e nel ripristino manuale di parquet antichi è ciò che contraddistingue BARBONI BRUNO S.n.c. che, con oltre cinquant’anni di attività nel settore delle pavimentazioni in legno, ha maturato una lunga esperienza nella realizzazione di progetti e disegni classici e moderni secondo metodi rigorosamente tradizionali.

Per eseguire il restauro accurato di un parquet antico è necessario, innanzi tutto, svolgere un’analisi tecnica e visiva che consentono di valutarne lo stato di conservazione.

Nei casi di minor degrado, l’intervento può essere effettuato direttamente sul posto, mediante applicazione di inserti lignei, stuccatura dei fori, riparazione di piccole lacune e rifinitura a cera, ad olio o con vernici trasparenti all’acqua.

Molto diverso è l’approccio nei casi di maggior degrado, in particolare se l’usura del tempo ha compromesso anche i sottofondi o l’intelaiatura in legno sui cui può poggiare la pavimentazione antica, com’è dimostrato da frequenti riscontri. La struttura di questo genere di pavimenti, infatti, è spesso formata da piastre quadrangolari a figure geometriche, realizzate con essenze varie chiare e scure, che si alternano nella composizione di un disegno e che sono ancorate a terra su telai con chiodi a T. Nel montaggio originale le stesse piastre sono unite da linguette di legno dolce, che in gergo vengono chiamate “anima”, inserite a incastro sui quattro lati e spesso di misura variabile. Se le piastre presentano fratture e dissesti strutturali, attacchi di insetti xilofagi che ne hanno provocato un deterioramento consistente, marcescenze o “carie a cubetti” del legno, è necessario smontare completamente la struttura e intervenire su ogni singolo pezzo. È dunque indispensabile trasferire in laboratorio tutte le parti che compongono il pavimento ed eseguire un trattamento biocida antitarlo sul retro di ogni piastra. In presenza di materiale ligneo polverizzato è possibile effettuare un ulteriore “lavaggio” con alcol anche sul fronte del disegno, al fine di ottenere una pulizia maggiore.

L’intero trattamento viene eseguito a mano, con l’uso di pennelli, spazzolini di saggina naturale e spugne, e l’asciugatura deve avvenire in condizioni idonee. È molto importante, infatti, che il restauro si effettui in un ambiente appropriato, con condizioni di temperatura e umidità stabili che favoriscano l’efficacia di ogni fase dell’operazione.

La ricostruzione di ogni singola parte mancante comporta la realizzazione a mano di inserti lignei, che vengono successivamente fissati a colla secondo tecniche di ebanisteria artigianale simili a quelle utilizzate per i supporti dei dipinti antichi su tavola.

Al termine di questa fase, nelle singole piastre vengono inserite e fissate a colla delle “biette”, cioè elementi lignei sottili successivamente levigati e rasati fino al livello della superficie preesistente, con la funzione di richiudere le fessure fra un elemento e l’altro e di ricompattare l’insieme del pavimento che riacquista così una funzionalità perfetta. Per la realizzazione delle biette è importante selezionare essenze lignee in armonia con le varie parti che compongono il disegno.

A questo punto, per poter considerare la pavimentazione pronta per la rimessa in opera, è necessario procedere alla squadratura e alla calibratura di tutte le piastre, oltre che al controllo e alla sostituzione di ogni singola “anima”, in modo che nella fase di posa l’assemblaggio si basi su elementi di solida ricostituzione.

Infine, una volta posato e ancorato il pavimento, si applica a mano una ceratura naturale, che viene passata più volte fino a riempire tutti i pori e a ottenere un livellamento omogeneo. La saturazione della cera consente un’armoniosa compattezza dei legni che, ingrigiti dall’usura del tempo, riacquistano così la loro calda tonalità naturale.